Violenza sessuale in ambito scolastico: la Procura per i minorenni conclude le indagini su un caso di abusi
Un grave episodio di violenza sessuale, avvenuto nei bagni di un istituto tecnico durante l’orario scolastico, ha portato a un significativo sviluppo nelle indagini della Procura per i minorenni. La vittima, una studentessa di 15 anni, ha denunciato di essere stata costretta da un compagno di 16 anni a seguirla in bagno, dove ha subito abusi. L’interruzione dell’aggressione è avvenuta in modo fortuito, grazie alla presenza di un insegnante che, passando nelle vicinanze, ha indirettamente fatto desistere il giovane, pur senza rendersi conto di quanto stesse accadendo.
La pm ha chiuso le indagini dopo l’incidente probatorio, durante il quale la ragazza ha confermato quanto già dichiarato nella denuncia presentata ai carabinieri: «Mi ha preso per un braccio costringendomi a seguirlo in bagno, poi ha iniziato la violenza. Gli dicevo di smettere, ma lui rideva».
Il caso, emerso solo recentemente e riportato dal Secolo XIX, presenta ulteriori elementi di gravità. Oltre agli abusi sessuali, il 16enne, già noto per precedenti episodi di bullismo, avrebbe minacciato un amico della ragazza mostrandogli un coltello, aggravando ulteriormente la sua posizione.
La Procura per i minorenni sta ora valutando se procedere con un processo per violenza sessuale aggravata. Il giovane era stato sospeso dalla scuola subito dopo i fatti.
Nel frattempo, la studentessa sta seguendo un percorso di supporto psicologico per elaborare il trauma subito. La vicenda è emersa grazie alla sensibilità di un’insegnante di sostegno, che ha notato la ragazza in lacrime e ha raccolto la sua testimonianza, portando poi alla denuncia formale presentata insieme ai genitori.
Il caso solleva importanti riflessioni sulla sicurezza negli ambienti scolastici e sulla necessità di interventi mirati per prevenire e contrastare fenomeni di violenza e bullismo tra i giovani, garantendo un contesto educativo sicuro e protetto per tutti gli studenti.