Milleproroghe: il Fondo per la Povertà Educativa prosegue fino al 2027
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Il decreto Milleproroghe porta con sé una buona e una cattiva notizia: da un lato, il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile sarà prorogato fino al 2027, garantendo risorse per i prossimi tre anni.
Il Senato ha dato il via libera al testo con voto di fiducia (97 voti favorevoli, 57 contrari e nessuna astensione), confermando la versione licenziata dalla I Commissione. L’emendamento che salva il Fondo prevede un finanziamento di 3 milioni di euro annui per il triennio 2025-2027, una cifra ben lontana dai 100 milioni annui del primo triennio e dai 25 milioni del 2024. Inizialmente, l’emendamento prevedeva un credito d’imposta di 25 milioni di euro annui, ma la versione finale ha ridotto significativamente le risorse.
Le fondazioni dovranno trasmettere ad Acri, entro il 30 aprile 2025, le delibere di impegno irrevocabile per il versamento al fondo. La copertura finanziaria sarà garantita riducendo il fondo per interventi strutturali di politica economica.
Tre elementi emergono da questa decisione: il parere favorevole del Governo, che sembra voler correggere il tiro dopo la Legge di Bilancio; la convergenza bipartisan sul tema, che ha favorito l’approvazione dell’emendamento; e la conservazione dello strumento stesso, che potrebbe essere potenziato in futuro, magari in occasione della prossima Legge di Bilancio.