Violenza di genere – autonomia economica delle donne vittime di violenza
Nell’ottica di favorire l’autonomia economica delle donne vittime di violenza, la legge di Bilancio ha previsto anche un incentivo ad hoc per i datori di lavoro del settore privato che offriranno loro un impiego nel triennio 2024-2026. Si tratta di uno sgravio totale dai contributi previdenziali (esclusi i premi Inail), fino a 8mila euro all’anno, per assumere donne disoccupate, vittime di violenza e beneficiarie del «reddito di libertà», o che ne abbiano usufruito nel 2023.
Le donne che hanno richiesto all’Inps questo aiuto, dalla data della sua istituzione, sono 5.970.
L’incentivo dura un anno dall’assunzione se il contratto è a termine – anche in somministrazione -, 18 mesi se il contratto è trasformato a tempo indeterminato e 24 mesi se l’assunzione è a tempo indeterminato. A questa misura sono destinati 9,3 milioni fino al 2026 e 3,2 milioni nel 2027 e 2028. A utilizzare l’incentivo – fanno sapere dall’Inps – potrebbero essere non solo le aziende ma anche le associazioni e gli enti del privato sociale che assistono le donne nel loro percorso, e che potrebbero offrire loro un’opportunità lavorativa. Rifinanziati anche i percorsi di formazione per gli operatori che entrano in contatto con le donne vittime di maltrattamenti e l’implementazione dei centri di recupero per gli uomini autori di violenze. «Oltre ai fondi stanziati con la legge di Bilancio – fa sapere lo staff della ministra Eugenia Roccella – per quest’anno ci sono a disposizione anche 9 milioni stanziati dal dipartimento delle Pari opportunità per l’empowerment delle donne vittime di violenza».