Liceali in sciopero: «Una prof ci insulta sul nostro aspetto fisico. Va cacciata»

Gli studenti di un liceo sono scesi in strada per protestare contro una professoressa accusata di bullismo e body shaming nei confronti delle studentesse. La manifestazione ha visto decine di ragazzi occupare un tratto di strada e esporre uno striscione con la scritta «Buongiorno un ca…», in segno di protesta contro il comportamento della docente.
In un lungo messaggio pubblicato su Instagram, gli studenti hanno denunciato una situazione «ormai inaccettabile» all’interno della scuola. «Abbiamo sentito il dovere di far sentire la voce degli studenti, ignorata più volte da chi dovrebbe tutelarla», hanno scritto. Le accuse riguardano una professoressa che avrebbe rivolto insulti di genere e commenti denigratori sull’aspetto fisico delle ragazze, banalizzando anche temi delicati come i disturbi alimentari.
Alcune studentesse, con il volto oscurato, hanno raccontato le loro esperienze in un video social. «A me ha dato dell’anoressica, dicendomi che mangio sempre in classe perché a casa non mangio», ha rivelato una ragazza. Un’altra ha confessato di essersi sentita dire che «non ha il fisico per le magliette corte», mentre una terza è stata apostrofata in classe come «obesa».
Secondo gli studenti, il problema è stato segnalato più volte alla dirigenza scolastica, sia da loro che da altri docenti. La risposta ricevuta è stata che la situazione era «ben nota» e che la professoressa sarebbe stata affiancata da un’altra insegnante incaricata di monitorarla. Tuttavia, i ragazzi sostengono che nulla sia cambiato e che il comportamento della docente sia stato di fatto tollerato.
«Riteniamo vergognoso che una simile situazione possa verificarsi in un istituto scolastico», hanno dichiarato gli organizzatori della protesta. «Ci chiediamo se sia più grave il fatto che un docente si renda responsabile di un vero e proprio atto di bullismo nei confronti degli studenti, o che la dirigenza, pur essendone a conoscenza, abbia preferito non intervenire con la necessaria fermezza».
La protesta, conclusasi senza tensioni, ha avuto l’obiettivo di portare all’attenzione generale un problema che, secondo i ragazzi, è stato a lungo ignorato. Gli studenti chiedono provvedimenti immediati nei confronti della professoressa e scuse ufficiali da parte della dirigenza per la gestione della vicenda.
«Con la nostra azione – hanno concluso – chiediamo che vengano adottati provvedimenti seri e concreti. Il Da Vinci non ci sta!».
La vicenda ha riacceso il dibattito sul bullismo e sulla tutela degli studenti all’interno delle scuole, sottolineando l’importanza di un intervento tempestivo e deciso da parte delle istituzioni scolastiche per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti.