L’Europa in tema di violenza contro le donne boccia ancora l’Italia
È una “risposta inefficace e tardiva” quella delle autorità italiane alle denunce di violenza domestica subite dalle donne.
Dopo aver esaminato le misure prese per risolvere i problemi, la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia a causa della “risposta inefficace” alle denunce.
Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, esprime tra l’altro “preoccupazione” per i dati dell’Italia, che “riflettono una percentuale costantemente elevata di procedimenti relativi alla violenza domestica e sessuale interrotti nella fase istruttoria, un uso limitato di ordinanze cautelari e un tasso significativo di violazione della stessa”.
Strasburgo attende quindi una valutazione completa, accompagnata da statistiche sui procedimenti per violenza domestica e sessuale e gli ordini di protezione, comprese le violazioni a questi ultimi. Ma anche indicazioni sulle “azioni concretamente intraprese e i progressi tangibili raggiunti” attraverso le misure supplementari previste dal piano nazionale per eradicare i pregiudizi e gli atteggiamenti che alimentano la violenza di genere e la discriminazione, che le autorità si sono impegnate ad attuare.
Le richieste sono contenute nella decisione che l’esecutivo dell’organizzazione paneuropea ha preso dopo l’esame delle misure attuate dall’Italia per risolvere i problemi che hanno condotto alle condanne, perché le donne non sono state adeguatamente protette dopo aver denunciato la prima violenza domestica, e questa si è ripetuta. Roma ha fino al 15 dicembre per inviare a Strasburgo informazioni sull’esito dei processi.
(FONTE RAI NEWS)