La Cassazione annulla una sentenza di stupro che giustificava la violenza su una donna
A seguito di una violenza sessuale avvenuta nel 2016 la Corte di Appello di Palermo aveva giustificato tale atto perché considerato un apprezzamento da parte della donna. La Cassazione ha fatto notare che nella sentenza i giudici di Palermo avevano più volte evidenziato “l’assenza di una reazione fisica della persona offesa, nonché l’assenza di segni esteriori indicativi di una violenza, facendo richiamo alla massima “vis grata puellae”, assunto in base al quale la donna ha un onere di resistenza, forte e costante, agli approcci sessuali dell’uomo, non essendo sufficiente manifestare un mero dissenso”.
Arriva dunque la sentenza della Corte di Cassazione per annullare una decisione in Appello, e ribadire che uno stupro è uno stupro in qualunque condizione di mancanza di consenso avvenga, anche quando una donna non reagisce durante una violenza sessuale.