Più di una persona su cinque subisce violenza e molestie sul lavoro
Secondo l’Istat, le donne italiane che hanno subito qualche forma di violenza di genere sul luogo di lavoro, solo tra il 2015 e il 2016, sono 1 milione e 404.000. Più di 1 donna su 2 in Italia ha subito molestie o discriminazioni sul posto di lavoro. 1 su 5 ha subito contatti fisici indesiderati. Più della metà è stata vittima di commenti espliciti non richiesti.
Un dato confermato anche dall’indagine diffusa dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) e Fondazione Lloyd’s Register e Gallup, che nel 2021 ha coinvolto quasi 75.000 lavoratrici e lavoratori di 121 Paesi, che ha rivelato che più di 1 persona su 5 (quasi il 23%) ha subito violenza e molestie di natura psicologica o sessuale nell’ambito di lavoro. Tra loro, però, solo poco più della metà (54,4%) ha condiviso la propria esperienza con qualcuno, e spesso solo dopo averne vissuta più di una forma di violenza e molestie. Le persone erano anche più propense a dirlo ad amici o familiari, piuttosto che usare altri informali o canali formali. I motivi? La paura che fosse una “perdita di tempo” e “paura per la propria reputazione”.
Nel giugno 2019 l’Organizzazione internazionale del lavoro ha approvato la Convenzione 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro che ha sancito l’obbligo di adottare misure normative coerenti poiché “la violenza e le molestie nel mondo del lavoro possono costituire un abuso o una violazione dei diritti umani e che la violenza e le molestie rappresentano una minaccia alle pari opportunità e che sono inaccettabili e incompatibili con il lavoro dignitoso”.