Legge di Bilancio 2022: l’attenzione alla formazione sulla violenza di genere
Con la legge di bilancio 2022 (clicca qui), all’articolo 38, comma 2, lettera c, si pone particolare attenzione alla formazione del personale della scuola in riferimento al tema della violenza e della discriminazione di genere. Tali questioni dovranno essere promosse al fine di sensibilizzare anche gli studenti su questi argomenti, per giungere a una prevenzione della violenza nei confronti delle donne che sia prima di tutto un’azione culturale.
L’ex presidentessa della Camera Laura Boldrini si è pronunciata in riferimento alla scuola, richiedendo a gran voce: via il sessismo dai libri di testo.
“Nei libri di scuola, quando si parla di uomini si usano sempre aggettivi molto molto soddisfacenti, molto altisonanti, sono degli eroi, sono dei pittori, sono degli dei, dei vincitori, dei cavalieri; e invece quando si parla di ragazze, cambiano anche gli aggettivi. Agli uomini sono riservati aggettivi straordinari, aggettivi eccellenti e superbi; quando alle donne sono riservati aggettivi che ne riducono le qualità. Magari le donne sono gentili, sono servizievoli, sono pettegole, obbedienti. Allora se noi riserviamo questa differenza di rappresentazione tra gli uomini e le donne nei libri scolastici, gli orizzonti delle nostre figlie chiaramente si riducono. Se tutto quanto nella nostra società è mirato a ridurre l’autostima delle donne, l’orizzonte femminile si riduce. Siamo di fronte di nuovo a una discriminazione, è un atteggiamento sessista che non può essere tollerato nel 2021, quindi io dico agli autori dei libri e anche alle autrici, agli editori e alle editrici, di essere parte del cambiamento, essere parte dello sviluppo sociale di questo Paese, non rimanere allo stereotipo degli anni ’50 o ’60, perché la società è andata oltre”.
Tra gli obiettivi presenti nel piano, si pone attenzione non solo alle scuole, ma anche alla sensibilizzazione degli operatori dei settori dei media per la realizzazione di una comunicazione e informazione rispettosa della rappresentazione di genere e, in particolare, della figura femminile, anche attraverso l’adozione di codici di autoregolamentazione da parte degli stessi operatori. Si è posta sempre molta attenzione al riguardo, ma si è ritenuto ancora più importante ribadirlo a seguito delle dichiarazioni della conduttrice Barbara Palombelli, che commentando nel suo programma un ennesimo caso di femminicidio, ha dichiarato: “È lecito domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati, oppure c’è stato anche un comportamento esasperante, esagerato, anche dall’altra parte? È una domanda che dobbiamo farci…”.
Riprendendo le parole dell’ex presidentessa della Camera Laura Boldrini, il pensiero della società mirato a ridurre l’autostima delle donne non può essere tollerato XXI secolo.