Piano strategico nazionale contro la violenza 2021-2023
Il nuovo piano disegna, in generale, la strategia per la lotta al fenomeno della violenza e verrà poi implementato con un piano operativo. Muove le mosse dal piano triennale precedente, affinando determinati aspetti e considerando quanto non ha funzionato. Si fonda su quattro assi: la prevenzione, la protezione e il sostegno delle vittime, la punizione dei colpevoli e l’assistenza e promozione. Tra le novità, l’accento sul contrasto alla violenza economica con la previsione di alfabetizzazione finanziaria, tirocini retribuiti, e norme per favorire l’inserimento lavorativo al fine di realizzare l’obiettivo più generale dell’empowerment delle donne.
La strategia 2017-20, scaduta da circa un anno, si basava su tre pilastri fondamentali, che ricalcavano quelli previsti dalla Convenzione di Instabul ratificata dall’Italia nel 2013: la prevenzione, la protezione delle vittime, la punizione dei colpevoli, le cosiddette tre P. Il nuovo piano aggiunge come asse fondamentale l’assistenza e promozione. Agli assi tematici sono associate specifiche priorità che affrontano le sfide connesse alle condizioni di violenza maschile sulle donne, rispetto alle dimensioni più significative quali: la prevenzione, l’istruzione, la formazione, la ricerca, l’autonomia personale e abitativa, la sensibilizzazione, l’informazione, la tutela e la protezione.
Tra le aree di intervento sono state individuate: protocolli per il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza e, in particolare, forme di collaborazione tra istituzioni, imprenditoria e centri antiviolenza; messa a punto di norme specifiche sull’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza all’interno della contrattazione collettiva; percorsi di formazione di eccellenza con la previsione di tirocini retribuiti vincolati all’inserimento lavorativo, grazie anche all’apposita formazione del personale addetto alle risorse umane, capace di intercettare tra sintomi dovuti a violenza domestica o molestie subite nei luoghi di lavoro.
Infine, tra le altre priorità segnaliamo quella di lavorare sulla cultura, aumentando la consapevolezza della pubblica opinione. E’ necessario aumentare il livello di consapevolezza nella pubblica opinione e nel sistema educativo e formativo sulle radici strutturali, sulle cause e sulle conseguenze della violenza maschile sulle donne e promuovere la destrutturazione degli stereotipi alla base della violenza.
News tratta da ilSole24ore “Violenza sulle donne, ecco il nuovo piano strategico 2021-2023” 05/11/2021 di Simona Rossitto”